Cari mamma e papà

Anno 2494 ~ dal manicomio

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  1. Chacedy
     
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    Cari mamma e papà, sono Eithan.
    Sono rinchiuso qui dentro da... dodici giorni. E non ho ancora messo mano sul cibo da quando mi sono risvegliato. Non ho fame. Sento la vostra mancanza. Io lo so, che siete lassù, che in qualche modo mi guardate e mi proteggete. Ma non ci riesco a continuare così. Non sono capace di stare senza di voi. Sono debole, non sono come credevate. Non sono il vostro eroe. Sono il vostro disonore. Mi sto lasciando andare come un cane abbandonato.
    Oggi, per esempio, ero seduto nell'angolo della mensa. Osservavo come sempre gli altri bambini mentre si scannavano per un pezzo di pane, quando ad un certo punto è arrivato un educatore. Mi guardava in cagnesco, poi mi ha sollevato per il colletto della camicia di forza ed ha tentato di soffocarmi intimandomi di mangiare.
    Non ho fame!
    Gli ho detto, finchè non sono svenuto. Di nuovo sono crollato a terra come una pera troppo matura. E lui? Lui si è messo a ridere assieme a tutti i ragazzini, mentre le educatrici mi trasportavano in cella d'isolamento. Ci sono rimasto finchè non mi sono svegliato, poi Clarice mi ha fatto uscire. Mi ha chiesto gentilmente di mangiare qualcosa, io le ho rovesciato il piatto addosso. Le ho sporcato il camice bianco di verde, lei mi ha tirato uno schiaffo.
    Sei uno stupido!
    Mi ha detto solo questo, poi se ne è andata, dimenticandosi di avermi lasciato fuori dalla cella. Così ho iniziato a vagare per il manicomio, finchè non son finito nella sala delle attività. Lì mi sono seduto di nuovo in un angolino e mi sono cimentato ancora nell'osservazione degli altri. C'erano persone di ogni età: dai ragazzini della mia età, fino ai vecchietti che neppure si tenevano in piedi da soli. Nessuno si è accorto della mia presenza, ad esclusione di un bambino visibilmente capriccioso. Si è avvicinato a me, mi ha chiesto di giocare con lui.
    Non ho voglia di giocare.
    Gli ho risposto così, lui è scoppiato a piangere come se gli avessi fatto del male. Mi hanno riportato in cella e ci sono rimasto fino ad ora. Mi permettono una penna ed un foglio al giorno, quando sto qua dentro. Credo ci rimarrò ancora per molto e ammetto che la cosa non mi dispiace. Preferisco stare da solo, piuttosto che prenderle da mattina a sera.

    Eithan
     
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0 replies since 19/5/2013, 22:16   15 views
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